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La
nonna…
Già m’immagino la solita ramanzina: perché non mi
vieni mai a trovare; che fai a casa tutta sola; come sei dimagrita!; tu mangi
troppo poco… perché non vieni a pranzo da me?! E poi si unisce la mamma e mi
fanno una sinfonia. Uffa. Sì, ma ci vado anche perché oggi è giorno di paga (!!).
Ciao, nonna, come stai?
Da un momento all’altro scatteranno le critiche sull’abbigliamento
e sulla pettinatura.
Infatti.
Ma perché non tifaicrescereicapelli,
staresti meglio!; e perché non indossiognitantounbeltailler o qualcosa di più
femminile!? E blah! blah!! Blah!
Fermati un altro po’ con me… sei appena
arrivata… noi ti fai mai vedere…
No, nonna, proprio non posso. Devo
andare
a casa di Ida, ‘ché forse è
malata.
Ci vediamo la prossima settimana,
va bene?
Ah, mamma, mi dai un po’ di
$oldi??
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Bbrrr…
che freddo fa stasera…
Come? Ida non c’è?? Come? E’ partita?! Scusi, per dove?? Dai
nonni?! (E perché…)
E la scuola?? Va be’…
Ti pareva, sarà tornata tardi dalla festa di
Michele e i suoi l’hanno rispedita dai nonni. E’ la terza volta quest’anno!
Sicuramente, poi, era ubriaca persa o cannata…
Chissà quanti giorni ci resterà stavolta.
Maria Luigia Longo, da La voce di un'adolescente, Inedito, Prose/Cantiere )