domenica 29 maggio 2016

Prendo spazio



Prendo spazio dove sembra non ce ne sia.

Vederti è quel sapore che rimane
del pane appena sfornato
quando l’abbiamo appena mangiato.


(Maria Luigia Longo, Poesie/Cantiere, 1 settembre 2014)

inVERSIone 2015/2016

Laboratorio di poesia
a.s. 2015- 2016

AA.VV.


inVERSIone
dell’amore, di libertà e di altri dèmoni




CPIA Fabrizio De Andrè Lecco 



Quest'anno, grazie alla collaborazione con il CPIA di Lecco, ho avuto il piacere e l'emozione di tenere un laboratorio di poesia nella Casa Circondariale di Lecco; ha avuto come obiettivo principale quello di accompagnare i detenuti partecipanti nella ricerca della parola giusta, perché trovare la parola giusta aiuta a comprendere se stessi e il mondo che ci circonda e, a quel mondo, a dire di sé nella maniera più precisa e onesta possibile. E la condizione del carcere ha bisogno di alternare parole giuste ai momenti di silenzio e riflessione.
In quel lungo percorso di scavo poetico abbiamo giocato con ritmi, forme, emozioni e sogni.  E abbiamo provato a scacciare gli incubi. I temi scelti sono nati naturalmente: la solitudine, l’amore, la libertà. Di cos’altro ha bisogno un uomo?
Le poesie, nella loro forma definitiva, hanno partecipato ad un interessante concorso poetico organizzato dalla Casa della Poesia di Monza, Isabella Morra, ricevendone una menzione speciale. 
Il percorso a me ha dato moltissimo e l’attenzione, la curiosità e la fiducia dei partecipanti mi ha resa consapevole ancora di più delle potenzialità catartiche della poesia. E mi ha regalato molti momenti di commozione.
ml







sabato 28 maggio 2016

Amore non mio e neanche tuo


                    *

Amore non mio e neanche tuo
ma chiuso prato dove siamo entrate,
da dove poco dopo sei riuscita
e dove io infingarda ho fatto casa.
Io guardo te da dentro che stai fuori,
che gironzoli ai margini distratta
e a volte ti avvicini a controllare
se ancora sono lì ferma e stordita.

L'Eden

Mi hanno mandato via?
E io me lo rifaccio.
E visto che ci sono lo miglioro.

(Patrizia Cavalli, Pigre divinità e pigra sorte)


giovedì 19 maggio 2016

Contare le parole


Cari amici e lettori attenti e affezionati,
sono molto emozionata e felice di comunicarvi che dopo Paesaggi di tempo, Rime private e varie antologie, il mio Contare le parole ha trovato un editore interessato a rappresentarlo e sostenerlo.

Nei prossimi giorni vi dirò di più.
Per ora gioite con me!
Viva la poesia
ml

mercoledì 18 maggio 2016

Ma se un giorno tu



Ma se un giorno tu
di me vorrai la voce
cercala lì
nel tuo incedere snello
mentre mi vieni incontro
e dove io ancora m'accomodo
e ti attendo

( Maria Luigia Longo, Paesaggi di tempo, p. 35 )


lunedì 16 maggio 2016

Andare


Si accetta lo strappo
dell’andare divangando
altrove, senza che questo
risulti un retrocedere
rispetto a quello che
di noi sappiamo e non sappiamo.


Nel prendere il fiato si avanza
e il tempo smette di sostare
oltre il dovuto in uno stesso
luogo.

(Maria Luigia Longo, Andare, da Istanti all'infinito)

venerdì 13 maggio 2016

la persona che amo era gentile


la persona che amo era gentile
e io l’amai da subito
perché era la persona più gentile
che avessi conosciuto

la persona che amo io l’amai da subito con una emanazione ininterrotta
di gioioso amore
perché era dolce e umana
e aveva cura del bene
di tutti

la persona di oggi
parla per ferire
chi la ama, parla
per infierire e non si scusa
e non spiega

io, che non credo all’evidenza del male,
cerco la colpa

mi dicono che questa
sia la colpa: non andare via,
non essere precaria

dicono che il carnefice è chi ama

dicono che l’offesa sia ottenere
quello che per diritto naturale
aspettiamo nascendo: essere amati
senza condizioni

dicono
che la ferita
non sia la mia, d’essere abbandonata,
che la vergogna più profonda sia
essere
finalmente
senza pretese e senza condizioni

finalmente amati

19.5.15

(Maria Grazia Calandrone, Serie fossile, Crocetti)


domenica 8 maggio 2016

Ti ho amato



Ti ho amato
te lo giuro
di un sentimento impuro
però incondizionato...
e, qualunque mai
sia stato,
non me ne pento, no,
non ho rubato.
Te lo assicuro:
per quello che
ti ho preso,
in cambio molto di più
ti ho dato.

(Paolo Ruffilli, Affari di cuore)

sabato 7 maggio 2016

c’è stato un tempo


c’è stato un tempo
nel quale desideravo la mia salvezza

camminavi sul bianco della ghiaia
mentre il sole calava dietro i lecci
e il mondo non finiva mai di esistere

io ti desideravo con onestà
come si desidera il bene

(Maria Grazia Calandrone, Inedito)

giovedì 5 maggio 2016

Meraviglia dello stare bene



Meraviglia dello stare bene
quando le formiche mentali
non partoriscono altre formiche
e si sta leggeri come capre sulla rupe
della gioia.

(Mariangela Gualtieri)

domenica 1 maggio 2016

Che baci appassionati


Che baci appassionati
si danno di nascosto le tue rime
quale piacere stringe tra loro i versi

è godimento avere in bocca il senso
da capire.

(È sera, dico le tue poesie
confesso lenta al buio
brevissime bugie.
Così è l’incontro,
nel tempo che s’arrende
e mentre la rete larga
della grammatica
della poca sintassi
si rapprende
nell’impressione acuta
d’essere vicini
forse è da qui che passa
semmai ne esiste una
la storia impensabile
della letteratura).


(Silvia Bre, L’opera dell’arte)

Ascolta, un viale avevo




Ascolta, un viale avevo
di sterminate rose
da guardare la sera,
cieli di viole
che l’edera rampava a grandi tele,
avevo corde amorose.
E guarda adesso
com’è tutto raccolto in un mirino,
che finalmente la mia strada ho perso
nel mondo delle cose
e mi sento salire rami nuovi
e il cielo ce l’ho steso sulle dita
e amo, e mi rinchiudo
tutta nella vita.

(Silvia Bre, Edere)